Network Giovani Ingegneri: diventare grandi insieme

Data:
13 Febbraio 2020

Febbraio si apre con la riunione ufficiale del Network Giovani Ingegneri, nella sede del CNI a Roma. Il Network Giovani Ingegneri per chi non lo sapesse è una “Commissione Nazionale” composta dai referenti delle commissioni giovani, delegati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale.
Lo scopo del Network è quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni, proposte e progetti utili per gli ingegneri. L’intervento di apertura è stato quello dell’Ing. Gianni Massa, vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Il focus del discorso si è concentrato su due principali aspetti: il ruolo dell’Ordine e l’importanza del Network per il confronto continuo fra professionisti.

L’Ordine, secondo Massa, non è un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettività: preservando il titolo e la professionalità dell’ingegnere, garantisce la qualità del lavoro svolto.

L’ingegnere è:

“la figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole. L’ingegnere da forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione può influenzare, in una sola volta, la vita di centinaia di persone”.

Pertanto, l’iscrizione all’Ordine non è solo un passaggio burocratico, ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie responsabilità. Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative, ma dovrebbe implicare una maggiore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo, l’impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novità del settore e a crescere professionalmente.

Il Network e le officine

Il network non è un recinto di temi. La peculiarità della sua architettura interna è riuscire a riunire diversi ambiti della professione dell’Ingegnere. Il Network Giovani Ingegneri (nel prosieguo NGI) è un componente molto importante del Consiglio Nazionale Ingegneri (nel prosieguo CNI) anche perché ha creato un modello che potrebbe contaminare parti più ampie del CNI: le officine, infatti, sono un metodo di lavoro dove si smontano e rimontano le idee. Un grande traguardo è stato fatto nella giornata di venerdì 31 gennaio: il Comitato dell’Assemblea dei Presidenti ha accettato di inserire fra i punti su cui discutere in una delle assemblee del 2020, l’operato del Network.  A seguire una breve descrizione delle officine attive.

Officina: Sostegno alla professione

L’officina di “Sostegno alla Professione” si pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di portare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane professionista. La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte è la legge 22 maggio 2017 n.81 “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato “.

Officina: Strumenti all’avvio dell’attività professionale

L’officina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria. Necessità di approfondire gli aspetti legali e fiscali, gli obblighi e le agevolazioni previste, nonché gli aspetti ed i vantaggi legati alla nuova riforma professionale. Considerata la difficoltà dei giovani ingegneri, riscontrata in ambito territoriale, riguardante la difficoltà nell’approccio all’avvio dell’attività professionale, il progetto proposto, ha lo scopo di fornire ai giovani professionisti elementi utili per l’avvio della professione, soprattutto in materia legale, fiscale e di aggiornamento delle competenze.

Officina: Redazione

L’officina Redazione è la più longeva delle officine. I contenuti editoriali declinano tematiche di attualità legate alla professione maggiormente sentite dai giovani ingegneri con l’obiettivo di ricercare linguaggi e posizioni condivise, plurali ed intergenerazionali.

Officina: We Share

L’officina We Share è uno spin-off dell’officina redazione in chiave più moderna. Si pone l’obiettivo di “dematerializzare” le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dell’ingegneria, andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali, video, pubblicazioni. Si è proposto, durante la riunione, di raccogliere tutti i video di presentazione delle commissioni giovani degli ordini provinciali per presentarli alla prossima riunione del network.

Confronti con gli altri ordini

Nella giornata dedicata al Network giovani, si è potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Commissione Giovani: molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una commissione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro città.

Si è inoltre discusso dei vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti. Alcuni ordini, come quello di Bologna, offrono l’iscrizione durante il primo anno di adesione e chi invece mette a disposizione delle intere giornate formative per i laureandi in un’ottica di iscrizione futura.

Fra le proposte più avvincenti c’è stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri. Il Consulente Tecnico d’Ufficio è l’esperto in un determinato settore al quale si rivolge il Giudice quando, ai fini della decisione, necessita del giudizio tecnico di un Professionista, esperto in una data materia e dotato di particolari cognizioni scientifiche. I CTU sono iscritti all’Albo del Tribunale in seguito ad una procedura di accertamento dell’esperienza maturata e della “condotta morale specchiata”. Si è pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professione.

logo Network Giovani Ingegneri

Il network è condivisione. I progressi significativi avvengono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendo obiettivi più grandi e ambiziosi. Noi, come commissione giovani, vorremo creare un punto di incontro fra i vari ordini regionali. L’incontro di varie idee e talenti, per costruire una sorta di “federazione” e diventare sempre più grandi. Insieme.

Ing. Paola Marulli

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